venerdì 27 agosto 2010

La fiaba della signora Eva



E mi parlò di un giovane che era innamorato di una stella.
In riva al mare tendeva le braccia e adorava la stella, la sognava e le rivolgeva i suoi pensieri. Ma sapeva o credeva di sapere che le stelle non possono essere abbracciate dall'uomo. Considerava suo destino amare senza speranze un astro, e su questo pensiero costruì tutto un poema di rinunce e di mute sofferenze che dovevano purificarlo e renderlo migliore. Tutti i suoi sogni però erano rivolti alla stella.
Una volta, trovandosi di nuovo su un alto scoglio in riva al mare notturno, stava a guardare la stella ardendo d'amore. E nel momento di maggior desiderio fece un balzo e si buttò nel vuoto per andare incontro alla stella. Ma nel momento stesso del balzo un pensiero gli attraversò la mente: no, è impossibile!
Così cadde sull'arena e rimase sfracellato. Non sapeva amare.
Se nel momento del balzo avesse avuto l'energia di credere fermamente nel buon esito, sarebbe volato in alto a congiungersi con la stella.


Hermann Hesse

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