venerdì 30 luglio 2010

Cuore e corpo ci vengono dati una volta sola

Ricordati cuore e corpo ci vengono dati una volta sola. La maggior parte di noi non riesce a fare a meno di vivere come se avesse a disposizione due vite, la versione temporanea e quella definitiva, più tutte quelle che stanno in mezzo. Invece di vita ce n'è una sola, e prima che tu te ne accorga ti ritrovi col cuore esausto e arriva il momento in cui nessuno lo guarda più, il tuo corpo, e tantomeno vuole avvicinarglisi.
A. Aciman, Chiamami col tuo nome

mercoledì 28 luglio 2010

Si viaggiare


Quel gran genio del mio amico
lui saprebbe cosa fare,
lui saprebbe come aggiustare
con un cacciavite in mano fa miracoli.
Ti regolerebbe il minimo
alzandolo un po'
e non picchieresti in testa
così forte no
e potresti ripartire
certamente non volare
ma viaggiare.
Sì viaggiare
evitando le buche più dure,
senza per questo cadere nelle tue paure
gentilmente senza fumo con amore
dolcemente viaggiare
rallentare per poi accelerare
con un ritmo fluente di vita nel cuore
gentilmente senza strappi al motore.
E tornare a viaggiare
e di notte con i fari illuminare
chiaramente la strada per saper dove andare .
Con coraggio gentilmente, gentilmente
dolcemente viaggiare.
Quel gran genio del mio amico,
con le mani sporche d'olio
capirebbe molto meglio;
meglio certo di buttare, riparare
Pulirebbe forse il filtro
soffiandoci un po'
scinderesti poi la gente
quella chiara dalla no
e potresti ripartire
certamente non volare ma viaggiare.
Si viaggiare…



sabato 24 luglio 2010

La Fenice (Radiodervish)

Oltre il cielo,
su lontani cammini
attraverserò le porte del buio
per nuove luci…

Nella valle della dimenticanza,
nei campi del fuoco
ho bevuto il vino della solitudine
per lunghe stagioni…

Racconterò le favole delle nuvole
per dormire mille anni,
griderò la mia nostalgia alle stelle
per risvegliarmi al loro chiarore.

Oh Vita, seguirò solitaria la tua eco
per poterne cantare i segreti
e alla fine della terra
raccoglierò un fiore dimenticato.

Dal silenzio delle parole,
dalle spighe di grano
riprenderà il colore la cenere
ed i miei occhi torneranno ad amare di nuovo.

ETERNITA’


Stare qui
ha il sapore dell'eternità
dopo aver amato te
io ti guardo
mentre dormi accanto a me

Non ti sveglierò
oh no no no
perchè tu sorridi
un bel sogno forse ora c'è dietro le ciglia chiuse

Eternità spalanca le tue braccia
Io sono qua
accanto alla felicità che dorme
per lui vivrò e quando avrà bisogno io ci sarò
per asciugare le sue lacrime

Resta qui
primo fiore dell'eternità
dopo aver amato te
sul soffito passa un angelo per me

Non ti sveglierò
oh no no
perchè tu sorridi
un bel sogno forse ora c'è
dietro le ciglia chiuse

Eternità spalanca le tue braccia
Io sono qua
accanto alla felicità che dorme
per lei vivrò e quando avrà bisogno io ci sarò
per asciugare le sue lacrime

Eternità spalanca le tue braccia
Io sono qua
ad asciugare le sue lacrime


martedì 13 luglio 2010

La sua figura


L'estate appassisce silenziosa
Foglie dorate gocciolano giù
Apro le braccia al suo declinare stanco
E lascia la Tua luce in me
Stelle cadenti incrociano i pensieri
I desideri scivolano giù
Mettimi come segno sul tuo cuore
Ho bisogno di Te
Sai che la sofferenza d'amore non si cura
Se non con la presenza della Sua figura
Baciami con la bocca dell'amore
Raccoglimi dalla terra come un fiore
Come un bambino stanco ora voglio riposare
E lascio la mia vita a Te
Tu mi conosci non puoi dubitare
Fra mille affanni non sono andata via
Rimani qui al mio fianco sfiorandomi la mano
E lascio la mia vita a Te
Sai che la sofferenza d'amore non si cura
Se non con la presenza della Sua figura
Musica silenziosa è l'aurora
Solitudine che ristora e che innamora
Come un bambino stanco ora voglio riposare
E lascio la mia vita a Te
Mi manca la presenza della Sua figura


testo di san Giovanni Della Croce
canta Giuni Russo

sabato 10 luglio 2010

Emozioni

Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
ritrovarsi a volare
e sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare
un sottile dispiacere
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire
dove il sole va a dormire
Domandarsi perche' quando cade la tristezza
in fondo al cuore
come la neve non fa rumore
e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte
per vedere
se poi e' tanto difficile morire
E stringere le mani per fermare
qualcosa che
è dentro me
ma nella mente tua non c'e'
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni

venerdì 9 luglio 2010

Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce


144. Noi conosciamo la Verità non soltanto con la ragione, ma anche con il cuore. In quest'ultimo modo conosciamo i princípi primi; e invano il ragionamento, che non vi ha parte, cerca d'impugnare la certezza. I pirroniani, che non mirano ad altro, vi si adoperano inutilmente. Noi, pur essendo incapaci di darne giustificazione razionale, sappiamo di non sognare; e quell'incapacità serve solo a dimostrare la debolezza della nostra ragione, e non come essi pretendono, l'incertezza di tutte le nostre conoscenze. Infatti, la cognizione dei primi princípi - come l'esistenza dello spazio, del tempo, del movimento, dei numeri -, è altrettanto salda di qualsiasi di quelle procurateci dal ragionamento. E su queste conoscenze del cuore e dell'istinto deve appoggiarsi la ragione, e fondarvi tutta la sua attività discorsiva. (Il cuore sente che lo spazio ha tre dimensioni e che i numeri sono infiniti; e la ragione poi dimostra che non ci sono due numeri quadrati l'uno dei quali sia doppio dell'altro. I princípi si sentono, le proposizioni si dimostrano, e il tutto con certezza, sebbene per differenti vie). Ed è altrettanto inutile e ridicolo che la ragione domandi al cuore prove dei suoi primi princípi, per darvi il proprio consenso, quanto sarebbe ridicolo che il cuore chiedesse alla ragione un sentimento di tutte le proposizioni che essa dimostra, per indursi ad accettarle. Questa impotenza deve, dunque, servire solamente a umiliare la ragione, che vorrebbe tutto giudicare, e non a impugnare la nostra certezza, come se solo la ragione fosse capace d'istruirci. Piacesse a Dio, che, all'opposto, non ne avessimo mai bisogno e conoscessimo ogni cosa per istinto e per sentimento! Ma la natura ci ha ricusato un tal dono; essa, per contro, ci ha dato solo pochissime cognizioni di questa specie; tutte le altre si possono acquistare solo per mezzo del ragionamento. Ecco perché coloro ai quali Dio ha dato la religione per sentimento del cuore sono ben fortunati e ben legittimamente persuasi. Ma a coloro che non l'hanno, noi possiamo darla solo per mezzo del ragionamento, in attesa che Dio la doni loro per sentimento del cuore: senza di che la fede è puramente umana, e inutile per la salvezza.

146. Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce: lo si osserva in mille cose. Io sostengo che il cuore ama naturalmente l'Essere universale, e naturalmente se medesimo, secondo che si volge verso di lui o verso di sé; e che s'indurisce contro l'uno o contro l'altro per propria elezione. Voi avete respinto l'uno e conservato l'altro: amate forse voi stessi per ragione?

B. Pascal

Pensieri 144, 146

giovedì 8 luglio 2010

Minuetto

E la vita sta passando su noi,
di orizzonti non ne vedo mai.
Ne approfitta il tempo
e ruba come hai fatto tu,
il resto di una gioventù
che ormai non ho più...
E continuo sulla stessa via,
sempre ubriaca di malinconia,
ora ammetto che la colpa
forse è solo mia,
avrei dovuto perderti,
invece ti ho cercato.

lunedì 5 luglio 2010

Desolante disperazione

VUOTO SILENZIO
CHE PORTI DESOLAZIONE
mi hai sconfitto
non oso più parlare