sabato 31 maggio 2008

6° COMANDAMENTO

NON COMMETTERE ADULTERIO

L'adulterio e il divorzio, la poligamia e la libera unione costituiscono gravi offese alla dignità del matrimonio.
CCC 2400
Colui che vuole restare fedele alle promesse del suo Battesimo e resistere alle tentazioni, avrà cura di valersi dei mezzi corrispondenti: la conoscenza di sé, la pratica di un'ascesi..., l'obbedienza ai divini comandamenti, l'esercizio delle virtù morali e la fedeltà alla preghiera.
CCC 2340

VITA DA PARROCO

Il "parroco" sbaglia sempre...
"beato chi non si scandalizza di me" (Mt 11,6).

Se il parroco ha un volto gioviale è un ingenuo.
Se è pensoso è un eterno insoddisfatto.
Se è bello: "perché non si è sposato?".
Se è brutto: "nessuno l'ha voluto!".
Se va all'osteria è un beone.
Se sta in casa è un asceta sdegnoso.
Se va in "borghese" è un uomo di mondo.
Se veste con la "tonaca" è un conservatore.
Se parla con i ricchi è un capitalista.
Se sta con i poveri è un comunista.
Se è grasso non si lascia mancar niente.
Se è magro è un avaro.
Se cita il Concilio è un prete moderno.
Se parla di catechismo è un "tridentino"!
Se fa una predica lunga più di 10 minuti: è un parolaio.
Se fa una predica corta: non sa cosa dire.
Se alla predica alza la voce, grida e si arrabbia con tutti.
Se parla normale non si capisce niente.
Se possiede una macchina è mondano.
Se non ne possiede non segue il tempo.
Se visita i parrocchiani,
gironzola e ficca il naso nelle loro cose.
Se sta in canonica, ama il distacco
e non va mai a visitare i suoi parrocchiani.
Se chiede delle offerte è avido di denaro.
Se non organizza delle feste la parrocchia è morta.
Se trattiene i penitenti a lungo in confessionale
dà scandalo o è interminabile.
Se nel confessionale è svelto non ascolta i penitenti.
Se incomincia puntualmente la Messa
il suo orologio è avanti.
Se incomincia un tantino più tardi,
fa perdere il tempo a tutti.
Se fa restaurare la Chiesa fa spreco di denaro.
Se non lo fa lascia andare tutto alla malora.
Se parla con una donna
si pensa subito di costruire un romanzo rosa.
Se vuol bene alla gente è perché non la conosce...
Se è giovane è senza esperienza.
Se è vecchio è ora che se ne vada in pensione.
E... se va altrove, in missione o se muore:
chi lo potrà sostituire...?

giovedì 29 maggio 2008

5° COMANDAMENTO

NON UCCIDERE

Il quinto comandamento proibisce la distruzione volontaria della vita umana.
CCC 2307
Ogni vita umana, dal momento del concepimento fino alla morte, è sacra, perchè la persona umana è stata voluta per se stessa ad immagine e somiglinza del Dio vivente e santo.
CCC 2139
L'uccisione di un essere umano è gravemente contraria alla dignità della persona e alla santità del Creatore.
CCC 2320

martedì 27 maggio 2008

4° COMANDAMENTO

ONORA TUO PADRE E TUA MADRE



"Gesù stava loro sottomesso"

Lc 2,51


Dio ha voluto che, dopo lui, onoriamo i nostri genitori ai quali dobbiamo la vita e che ci hanno trasmesso la conoscenza di Dio.

CCC 2197


Il rispetto di questo comandamento procura, insieme con i frutti spirituali, frutti temporali di pace e di prosperità.

CCC 2200

lunedì 26 maggio 2008

3° COMANDAMENTO

RICORDATI DI SANTIFICARE LE FESTE

La Chiesa celebra il giorno della risurrezione di Cristo nell'ottavo giorno, che si chiama giustamente giorno del Signore, o domenica.
CCC 2191
E' doveroso per i cristiani che dispongono di tempo libero ricordarsi dei loro fratelli... Dalla pietà cristiana la domenica è tradizionalmente consacrata alle opere di bene, agli umili servizi di cui necessitano i malati, gli infermi, gli anziani.
CCC 2186

SI VIAGGIARE

Partire non è divorare chilometri, attraversare i mari, volare a velocità supersoniche. Partire è anzitutto aprirci agli altri, scoprirli, andare loro incontro. Aprirci alle idee, comprese quelle contrarie alle nostre, significa avere il fiato del buon camminatore. Felice chi comprende e vive questo pensiero: "Se non sei d'accordo con me, tu mi fai più ricco". Aver vicino a sé un uomo che è sempre d'accordo incondizionatamente, è avere non un compagno ma un'ombra. E' possibile viaggiare da soli. Ma un buon camminatore sa che il grande viaggio è quello della vita ed esso esige dei compagni. Beato chi si sente eternamente in viaggio e in ogni prossimo vede un compagno desiderato. Un buon camminatore si preoccupa dei compagni scoraggiati e stanchi. Intuisce il momento in cui incominciano a disperare. Li prende dove li trova. Li ascolta. Con intelligenza e delicatezza, soprattutto con amore, ridà il coraggio e il gusto per il cammino. Andare avanti solo per andare avanti, non è un vero camminare. Camminare è andare verso qualche cosa, è prevedere l'arrivo, lo sbarco. Ma c'è cammino e cammino. Per le minoranze abramiche, partire è mettersi in marcia e aiutare gli altri a intraprendere con noi la stessa marcia per costruire un mondo più giusto e più umano.
H. Camara
La sequela come partenza e affidamento

domenica 25 maggio 2008

2° COMANDAMENTO

NON NOMINARE IL NOME DI DIO INVANO

Il secondo comandamento prescrive di rispettare il nome del Signore.
CCC 2142
Il rispetto per il nome di Dio esprime quello dovuto al suo stesso Mistero e a tutta la realtà sacra da esso evocata.
CCC 2144
La bestemmia si oppone direttamente al secondo comandamento.
CCC 2148

sabato 24 maggio 2008


1° COMANDAMENTO

IO SONO IL SIGNORE DIO TUO.
NON AVRAI ALTRO DIO FUORI DI ME.

Il primo comandamento chiama l'uomo a credere in Dio, a sperare in lui, ad amarlo al di sopra di tutto.
CCC 2134
"Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze".
Dt 6,5
Il dovere di rendere a Dio un culto autentico riguarda l'uomo individualmente e socialmente.
CCC 2136

I COMANDAMENTI

"Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?". Al giovane che gli rivolge questa domanda, Gesù risponde innanzitutto richiamando la necessità di riconoscere Dio come "il solo Buono", come il Bene per eccellenza e come la sorgente di ogni bene.
Poi Gesù gli dice: "Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti".


CCC 2052

venerdì 23 maggio 2008

NON LASCIARE MAI


Non lasciare mai

che le tue preoccupazioni

crescano fino al punto

di farti dimenticare

la gioia del Cristo risorto.

Tutti noi aneliamo al paradiso,

ma possiamo essere sin da ora con Gesù

e comunicare la sua gioia.

Questo significa:

amare come Lui ama;

aiutare come Lui aiuta;

dare come Lui dà;

servire come Lui serve;

salvare come Lui salva.

Significa essere con lui

ventiquattro ore al giorno

e toccarlo nel suo aspetto più malandato.


Madre Teresa di Calcutta

mercoledì 21 maggio 2008

BEATI VOI


Beati quelli che sanno tacere e ascoltare, impareranno molte cose nuove.

Beati voi, se sapete guardare seriamente le piccole cose e serenamente le cose serie, andrete lontano nella vita.

Beati voi, se saprete apprezzare un sorriso e dimenticare uno sberleffo, la vostra strada sarà piena di sole.

Beati voi, se siete capaci di interpretare sempre benevolmente gli atteggiamenti altrui, anche quando le apparenze sono contrarie, passerete per ingenui, ma questo è il prezzo della carità.

Beati quelli che pensano prima di agire e ridono prima di pensare, eviteranno di commettere molte sciocchezze.

Beati voi, se sapete tacere e sorridere quando vi interrompono, vi contraddicono e vi pestano i piedi, il vangelo comincia a penetrare nel vostro cuore.

Beati soprattutto voi che sapete riconoscere il Signore in tutti quelli che incontrate, avete trovato la vera luce, avete trovato la vera saggezza.


J. F. Six, Le beatitudini oggi

martedì 20 maggio 2008

O AMORE SAPIENTE




Dammi, Signore,


un cuore che ti pensi,


un'anima che ti ami,


una mente che ti contempli,


un intelletto che t'intenda,


una ragione che sempre aderisca


fortemente a te, dolcissimo;


e sapientemente, o Amore sapiente, ti ami.


O vita per cui vivono tutte le cose,


vita che mi doni la vita,


vita che sei la mia vita,


vita per la quale vivo,


senza la quale muoio;


vita per la quale sono risuscitato,


senza la quale sono perduto;


vita per la quale godo,


senza la quale sono tormentato;


vita vitale, dolce e amabile,


vita indimenticabile.


Sant’Agostino


lunedì 19 maggio 2008

STANOTTE RAGAZZI


Stanotte ragazzi che malinconia!

Un vecchio compagno se n'è andato via,

qualcosa luccica negli occhi tuoi

da quando Francesco non è più con noi.



Il vino stanotte non ha più sapore.

L'amore stanotte non è più l'amore.



Noi siamo stanchi come stanchi eroi

da quando Francesco non è più con noi.



E' vuota la città, è morta l'allegria,

la vita è senza fantasia e non c'è più felicità.

E' vuota la città, è morta l'allegria

la vita è senza fantasia e non c'è più felicità.



Stanotte ci manca quel suo viso strano,

quegli occhi che guardavano lontano,

quel suo sorriso pieno di bontà.

Per questo stanotte è vuota la città.



E' vuota la città, è morta l'allegria,

la vita è senza fantasia e non c'è più felicità.

E' vuota la città...



Stanotte il vino non ha più sapore.

L'amore stanotte non è più l'amore.

Un vecchio amico se n'è andato via

e qui rimane la malinconia.

Addio Frate.



da Forza venite gente

sabato 17 maggio 2008

A Comiso si festeggia la Madonna Addolorata

A Comiso è tradizione festeggiare la Madonna Addolorata la terza domenica di Maggio:

O Padre, che accanto al tuo Figlio,
innalzato sulla croce,
hai voluto presente la sua Madre Addolorata:
fa’ che la santa Chiesa,
associata con lei alla passione del Cristo,
partecipi alla gloria della risurrezione.

venerdì 16 maggio 2008


Fa', o Signore, che io cerchi

non tanto di essere consolato, ma di consolare,

non di essere compreso, ma di comprendere,

non di essere amato, ma di amare.

Perché donando se stessi si riceve,

dimenticando se stessi ci si ritrova,

perdonando si viene perdonati.


San Francesco d'Assisi

PER AMORE

Se taci, taci per amore;
se parli, parla per amore;
se richiami, richiama per amore;
se perdoni, perdona per amore.

Sant'Agostino

mercoledì 14 maggio 2008

I SACERDOTI

I sacerdoti, anche se indegni, sostengono, sostenuti da Cristo, le mura vacillanti della città terrena.
Se li pensiamo scomparsi, non c'è più Chiesa;
ma se non c'è più Chiesa, non c'è più liturgia;
e se non c'è più liturgia, non ci sono più i sacramenti;
e se non ci sono più i sacramenti,
non c'è più l'irrigazione della grazia.
E da ciò siccità, sterilità, morte.
Il prete è un uomo, ma è più degli angeli;
è un peccatore, ma rimette i peccati;
è un servo, ma il Signore gli obbedisce.
Gli angeli, e perfino la Regina degli angeli, non hanno il potere di assolvere, né quello di costringere Cristo, ogni giorno, a rinnovare, sotto le Sante Specie del pane e del vino, l'offerta universalmente riparatrice di Dio a Dio.
Lui, lui solo, questi prodigi può farli.

Domenico Giuliotti, "Polvere dell'Esilio", Vallecchi, Firenze 1929.

martedì 13 maggio 2008

RONDE ANTICRIMINE? MEGLIO LA SQUADRA DEGLI ANGELI


Da più parti, soprattutto nel nord Italia, si invocano le ronde anticrimine, mi domando a cosa servirebbero; l'ordine pubblico deve essere garantito dalle forze di polizia, le ronde servirebbero a cosa, a reprimere gli eventuali focolari di violenza? a segnalare il sorgere di disordini?
Propongo piuttosto di cominciare a pensare alle squadre degli angeli, i volontari che potrebbero dare una mano a superare i mille piccoli disagi di ogni giorno: aiutare l'anziano ad attraversare la strada, il disabile a muoversi con la carrozzella, accompagnare le persone sole a sbrigare le pratiche necessarie nei meandri degli uffici... La lista di tante piccole cose che hanno bisogno di un angelo potrebbe continuare all'infinito. Perché non scommettiamo sugli angeli?

venerdì 9 maggio 2008

Ieri sera Luisa è arrivata puntuale...
brava.

giovedì 8 maggio 2008

PARLAMI

Parlami, Gesù, con la tua voce più intima.
Parlami da Signore, come solo Dio può fare,
con la tua suprema autorità di eterna Sapienza.
Che il silenzio stesso della tua presenza
diventi una parola che mi esprime il tuo amore.
Dimmi ciò che desideri da me,
che cosa vuoi che io faccia.
Mostrami ciò che ti è dispiaciuto
nella mia condotta passata
e ciò che desideri per la mia condotta avvenire.
Indicami ciò che ti piace nelle mie azioni,
e gli sforzi che devo fare
perché possa essere una dimora a te gradita.
Dimmi come ti devo amare,
suggeriscimi che cosa ti devo dare.
Parlami nel tuo linguaggio divino,
sommamente efficace,
e opera tu stesso in me quel che mi dici.

Parlami con insistenza,
e deponi la tua parola come un fermento nel mio cuore.
Parla, Signore, e dammi uno spirito docile
affinché io possa ascoltare volentieri,
comprendere profondamente,
mettere in pratica fedelmente la tua parola!

(J. Galot)

martedì 6 maggio 2008

LA BOCCA PARLA DALLA PIENEZZA DEL CUORE



Mt. 12,34


Ognuno dà quello che ha. Quello che nascondi nel fondo del cuore ti affiorerà sulle labbra, presto a tardi, ma certo. Se vuoi conoscere l’intimo di una persona, i suoi veri sentimenti, i suoi gusti, i suoi ideali, seguila quando parla, osserva di che parla, bada a quel che dice. Certo ti ci vorrà del tempo, perché più spesso la parola è usata non per manifestare ma per nascondere il pensiero, più per mascherare l’animo che per palesarlo. Ma prima o dopo, in un momento in cui viene a mancare il controllo, la vigilanza sulle parole, tutta l’industria dell’ipocrisia, allora qualcosa viene a galla; così attraverso una parola, un gesto, un accento, tu leggerai nel cuore.
E poiché la gente vale non per quello che dice, e nemmeno per quello che fa, ma soprattutto per quello che ama, quando ne avrai conosciuto il cuore, ne avrai misurato il giusto valore. In tal modo potrai discernere gli amici veri dai falsi e i compagni fedeli dagli avventurieri, per godere di quelli e sbarazzarti di questi. Sicuro, sbarazzarti, perché, sebbene tu debba rispettare e amare tutti, non puoi e non devi familiarizzare con tutti.
Vuoi dunque conoscere cosa ha la gente in cuore? Ascolta di che parla. Dice anche il popolo: la lingua batte dove il dente duole. E infatti è così, chi parla sempre di denaro ha il denaro in cuore: è un povero avaro; e chi parla sempre di carriera ha l’ambizione nel cuore: è un arrivista; chi parla sempre di politica è un nevrotico: non gli dar retta; e chi parla sempre male degli altri ha il veleno in cuore: non ti fidare. Chi parla sempre di lotta e di odio è un pazzo furioso: tieniti lontano; e chi parla contro Dio e la Fede è un parassita orgoglioso.
Ogni uomo dà quello che ha, certamente; ma tu sappi prendere quello che ti conviene. Perché ci sono uomini che amano strisciare nel fango come i vermi, e altri che amano raccogliere il nettare dei fiori come le api.


da “Così disse Gesù” di Giovanni Albanesi, Cittadella Editrice, Assisi 1987.

lunedì 5 maggio 2008

TESTIMONIANZA DI FEDE

"La mancanza di fede non è come la mancanza di un qualsiasi bene morale o materiale. Per me è un dramma, un dramma intimo e doloroso, che mi ha colpito alla vigilia della morte, quando l'anima non ha più forze di recupero e di rinnovamento.
Quando ci penso mi commuovo e piango su me stesso e sulla mia miseria. Però quanti di coloro che predicano la fede, quanti di essi sentono la fede così come io sento mancanza di fede?"
(Augusto Guerriero, o "Ricciardetto")
La domanda è rivolta a noi: non rispondiamo in fretta, ma lasciamoci ferire da queste parole graffianti e imploranti.
Chiedono la nostra testimonianza di fede: e ne hanno diritto!

domenica 4 maggio 2008

TARDI TI HO AMATO


Tardi ti ho amato,
Bellezza tanto antica e tanto nuova;
tardi ti ho amato!
Tu eri dentro di me,
e io stavo fuori,
ti cercavo qui,
gettandomi, deforme,
sulle belle forme delle tue creature.
Tu eri con me,
ma io non ero con te.
Mi tenevano lontano da te le creature
che, pure, se non esistessero in te,
non esisterebbero per niente.
Tu mi hai chiamato
e il tuo grido ha vinto la mia sordità;
hai brillato,
e la tua luce ha vinto la mia cecità;
hai diffuso il tuo profumo,
e io l'ho respirato,
e ora anelo a te;
ti ho gustato,
e ora ho fame e sete di te;
mi hai toccato,
e ora ardo dal desiderio della tua pace.

Sant’Agostino (Le Confessioni 10,27)

sabato 3 maggio 2008

I MIEI PRINCIPI . . .


Il giorno più bello? Oggi
La cosa più facile? Sbagliare
L'ostacolo più grande? La paura
Lo sbaglio peggiore? Arrendersi
La radice di tutti i mali? L'egoismo
La distrazione più bella? Il lavoro
La peggiore sconfitta? Lo scoraggiamento
I migliori insegnanti? I bambini
La prima necessità? Parlare con gli altri
La cosa che più fa felici? Essere d'aiuto agli altri
II Mistero più grande? La morte
Il peggiore difetto? Il malumore
La persona più pericolosa? Il bugiardo
Il sentimento più dannoso? Il rancore
Il regalo più bello? Il perdono
La cosa, di cui non si può fare a meno? La casa
La strada più rapida ? Il cammino giusto
La sensazione più bella? La pace interiore
Il gesto più efficace? Il sorriso
Il migliore rimedio? L'ottimismo
La maggiore soddisfazione ? Il dovere compiuto
La forza più potente del mondo? La fede
Le persone più necessarie? I genitori
La cosa più bella di tutte? L'amore

giovedì 1 maggio 2008

Oggi 1° maggio 2008: un brutto giorno

Un giorno veramente brutto!
1. GN mi dicono abbandona la strada che sta percorrendo...
2. IG durante il cammino si è confuso, qual'è la giusta strada da percorrere?