L’ape, in diverse culture - seppur tra loro lontanissime - simboleggia la parola e l'eloquenza. Nella cultura ebraica, per esempio, l'ape è associata al linguaggio, e il suo nome - dbure - deriva dalla radice dbr che significa parola, da cui il rapporto stabilito tra l'ape e il verbo. Nella cultura greca è il simbolo dell'eloquenza, della poesia e dell'intelligenza. E a tale riguardo la leggenda narra che delle api si posarono sulle labbra di Platone quand'era ancora nella culla. La stessa cosa accadde a Pindaro e a Sant'Ambrogio di Milano. L'ape possiede anche altri significati simbolici: essa è uno dei simboli della resurrezione e di sobrietà (lo stesso Platone sosteneva infatti che le anime degli uomini sobri si reincarnano sotto forma di api). Nella cultura celtica l'ape è simbolo di perfezione, mentre per le popolazioni della Siberia e dell'Asia centrale rappresenta l'anima che ha lasciato il corpo umano.
L’intero catino absidale della basilica di Sant’Apollinare in Classe, presso Ravenna (consacrata nel 549), è decorato con uno splendido mosaico che rilegge in chiave simbolica l’episodio evangelico della Trasfigurazione, riconosciuto “patrimonio dell’umanità” dall’UNESCO. Al centro di questo si erge solenne la figura di Sant’Apollinare, primo vescovo di Ravenna, con le braccia aperte in atteggiamento orante: è ritratto nel momento di innalzare le sue preghiere a Dio perché conceda la grazia ai fedeli affidati alla sua cura. La sua veste, o “casula”, è ricamata con numerose (per la precisione 207) api.
L'ape è simbolo di regalità in Caldea e nella Francia dell'Impero a causa del fatto che la regina, a lungo, fu considerata un re alla testa di una comunità industriosa e prospera. Il simbolismo dell'ape, però, non era sconosciuto nemmeno nell'Antico Egitto, dove l'animaletto è associato ad un segno, forse un fulmine, ad indicare il faraone. Nell'arte e nella tradizione dell'Egitto essa è simbolo dell'anima ed è di origine solare: sarebbe nata dalle lacrime di Ra, il dio-sole, cadute sulla terra. In Cina l'ape ha un ruolo associato agli aspetti terribili della guerra. In Africa l'ape è un personaggio favoloso, rappresenta l'uomo e la sua organizzazione sociale, come presso i sudanesi dell'ansa del Niger. L'ape è spesso associata all'anima che lascia il corpo di un uomo, come in Siberia, nell'Asia centrale e presso gli Indiani dell'America del Sud. Per i Nosairi, eretici musulmani di Siria, Alì, "leone di Allah", è il "principe delle api". Api che sarebbero degli angeli o dei credenti. Nel linguaggio metaforico dei Bektashi, l'ape rappresenta il derviscio ed il miele è la realtà divina che egli cerca. I Celti si rifocillavano con vino mielato ed idromele. Quest'ultimo era ritenuto la bevanda dell'immortalità e le api dalle quali si ricavava erano strettamente controllate dalla guardia reale. Il gallese cwyraidd, da cwyr, "cera", significa "perfetto, compiuto" e l'irlandese moderno céir-bheach, che vuol dire "cera d'api", indica anche la perfezione. Ad Eleusi ed a Efeso, le sacerdotesse avevano il nome di api. Virgilio celebra le virtù di questi operosi animaletti che si trovano raffigurati sulle tombe come segni di sopravvivenza dopo la morte. Nella religione greca l'ape rappresenta l'anima discesa tra le ombre che si prepara al ritorno, talvolta viene identificata con Demeter. L'ape è simbolo di eloquenza, poesia ed intelligenza. Il Sagramentario gelasiano allude alle straordinarie qualità delle api che suggono i fiori sfiorandoli senza sciuparli. Per il suo miele e il suo pungiglione, l'ape è considerata l'emblema del Cristo: dolcezza e misericordia unita alla giustizia. Anche la forma del corpo dell'ape è significativa. Il corsaletto è l'immagine dell'uomo spirituale, la parte inferiore è considerata carnale. Nella gola del leone straziato da Sansone, si forma uno sciame di api e cola il miele. L'ape è anche simbolo di vittoria e di ricchezza. Secondo Origene dopo l'acqua che ha dissetato il pellegrino durante la traversata nel deserto, si trova il miele, il nutrimento dei mistici, ricchezza e vittoria dello spirito. L'ape rappresentava le sacerdotesse del tempio, le Pitonesse, le anime pure degli iniziati, lo spirito, la parola. Sul piano sociale, rappresenta il signore garante dell'ordine e della prosperità, re od imperatore che fosse, ma anche l'ardore guerresco ed il coraggio.