Mt. 12,34
Ognuno dà quello che ha. Quello che nascondi nel fondo del cuore ti affiorerà sulle labbra, presto a tardi, ma certo. Se vuoi conoscere l’intimo di una persona, i suoi veri sentimenti, i suoi gusti, i suoi ideali, seguila quando parla, osserva di che parla, bada a quel che dice. Certo ti ci vorrà del tempo, perché più spesso la parola è usata non per manifestare ma per nascondere il pensiero, più per mascherare l’animo che per palesarlo. Ma prima o dopo, in un momento in cui viene a mancare il controllo, la vigilanza sulle parole, tutta l’industria dell’ipocrisia, allora qualcosa viene a galla; così attraverso una parola, un gesto, un accento, tu leggerai nel cuore.
E poiché la gente vale non per quello che dice, e nemmeno per quello che fa, ma soprattutto per quello che ama, quando ne avrai conosciuto il cuore, ne avrai misurato il giusto valore. In tal modo potrai discernere gli amici veri dai falsi e i compagni fedeli dagli avventurieri, per godere di quelli e sbarazzarti di questi. Sicuro, sbarazzarti, perché, sebbene tu debba rispettare e amare tutti, non puoi e non devi familiarizzare con tutti.
Vuoi dunque conoscere cosa ha la gente in cuore? Ascolta di che parla. Dice anche il popolo: la lingua batte dove il dente duole. E infatti è così, chi parla sempre di denaro ha il denaro in cuore: è un povero avaro; e chi parla sempre di carriera ha l’ambizione nel cuore: è un arrivista; chi parla sempre di politica è un nevrotico: non gli dar retta; e chi parla sempre male degli altri ha il veleno in cuore: non ti fidare. Chi parla sempre di lotta e di odio è un pazzo furioso: tieniti lontano; e chi parla contro Dio e la Fede è un parassita orgoglioso.
Ogni uomo dà quello che ha, certamente; ma tu sappi prendere quello che ti conviene. Perché ci sono uomini che amano strisciare nel fango come i vermi, e altri che amano raccogliere il nettare dei fiori come le api.
da “Così disse Gesù” di Giovanni Albanesi, Cittadella Editrice, Assisi 1987.
Ognuno dà quello che ha. Quello che nascondi nel fondo del cuore ti affiorerà sulle labbra, presto a tardi, ma certo. Se vuoi conoscere l’intimo di una persona, i suoi veri sentimenti, i suoi gusti, i suoi ideali, seguila quando parla, osserva di che parla, bada a quel che dice. Certo ti ci vorrà del tempo, perché più spesso la parola è usata non per manifestare ma per nascondere il pensiero, più per mascherare l’animo che per palesarlo. Ma prima o dopo, in un momento in cui viene a mancare il controllo, la vigilanza sulle parole, tutta l’industria dell’ipocrisia, allora qualcosa viene a galla; così attraverso una parola, un gesto, un accento, tu leggerai nel cuore.
E poiché la gente vale non per quello che dice, e nemmeno per quello che fa, ma soprattutto per quello che ama, quando ne avrai conosciuto il cuore, ne avrai misurato il giusto valore. In tal modo potrai discernere gli amici veri dai falsi e i compagni fedeli dagli avventurieri, per godere di quelli e sbarazzarti di questi. Sicuro, sbarazzarti, perché, sebbene tu debba rispettare e amare tutti, non puoi e non devi familiarizzare con tutti.
Vuoi dunque conoscere cosa ha la gente in cuore? Ascolta di che parla. Dice anche il popolo: la lingua batte dove il dente duole. E infatti è così, chi parla sempre di denaro ha il denaro in cuore: è un povero avaro; e chi parla sempre di carriera ha l’ambizione nel cuore: è un arrivista; chi parla sempre di politica è un nevrotico: non gli dar retta; e chi parla sempre male degli altri ha il veleno in cuore: non ti fidare. Chi parla sempre di lotta e di odio è un pazzo furioso: tieniti lontano; e chi parla contro Dio e la Fede è un parassita orgoglioso.
Ogni uomo dà quello che ha, certamente; ma tu sappi prendere quello che ti conviene. Perché ci sono uomini che amano strisciare nel fango come i vermi, e altri che amano raccogliere il nettare dei fiori come le api.
da “Così disse Gesù” di Giovanni Albanesi, Cittadella Editrice, Assisi 1987.
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