mercoledì 4 giugno 2008

DIO E' FEDELE


Il tempo di Dio non è il nostro. Tu non puoi contare a Dio gli anni e i giorni; Dio è fedele. Io posso scrutare i segni di questo giorno, come le sentinelle in attesa nella notte spiano i segni dell'aurora...

Questa è una grazia a caro prezzo, non è a buon mercato. Chiede svuotamenti e abbandoni, chiede la rinuncia a se stessi, chiede che si risponda francamente alla domanda emersa nella cultura più recente: "Essendo, non sono forse un assassino?". Ossia: se mi recinto nel mio io, facendo del mio essere il bene assoluto e il centro di tutte le cose, non suscito così il risentimento dell'altro, che mi si pone come nemico? Pensate cosa chiede fra Cristoforo a Renzo di fronte al giaciglio di don Rodrigo che sta morendo nel Lazzaretto: "Forse la salvezza di quest'uomo e la tua dipendono ora da te, da un tuo sentimento di perdono, di compassione... d'amore". Capite? Amore verso colui che gli aveva rovinato la vita.




I. Mancini "Tre follie", Milano 1986

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